NO DEBITO – ANCONA “Noi il debito non lo paghiamo. Dobbiamo fermarli”.

Ci assumiamo l’impegno di costruire un percorso comune

Tale percorso ha lo scopo di affermare nel nostro paese uno spazio politico pubblico, che oggi viene negato dalla sostanziale convergenza, sia del governo sia delle principali forze di opposizione, nell’accettare i diktat della Banca Europea, del Fondo Monetario Internazionale, della Confindustria e della speculazione finanziaria. Vogliamo costruire uno spazio politico pubblico, che rifiuti le politiche e gli accordi di concertazione e patto sociale, che distruggono i diritti sociali e del lavoro. Vogliamo costruire uno spazio politico pubblico nel quale si riconoscono tutte e tutti coloro che non vogliono più pagare i costi di una crisi provocata e gestita dai ricchi e dal grande capitale finanziario e vogliono invece rivendicare sicurezza, futuro, diritti, reddito, lavoro, uguaglianza e democrazia.

Vogliamo partire dai cinque punti attorno ai quali è stata convocata questa assemblea

1. Non pagare il debito, far pagare i ricchi e gli evasori fiscali, nazionalizzare le banche

2. No alle spese militari e cessazione di ogni missione di guerra, no alla corruzione e ai privilegi di casta

3. Giustizia per il mondo del lavoro. Basta con la precarietà. Siamo contro l’accordo del 28 giugno e l’articolo 8 della manovra finanziaria.

4. Per l’ambiente, i beni comuni, lo stato sociale. Per il diritto allo studio nella scuola pubblica.

5. Una rivoluzione per la democrazia. Uguale libertà per le donne. Parità di diritti per i migranti. Nessun limite alla libertà della rete. Il vincolo europeo deve essere sottoposto al nostro voto.

Ci impegniamo a portare i temi affrontati in questa assemblea diffusamente in tutto il territorio nazionale, costruendo un movimento radicato e partecipato. Così pure vogliamo approfondire i singoli punti della piattaforma con apposite iniziative e con la costruzione di comitati locali aperti alle firmatarie e ai firmatari e a chi condivide il nostro appello. Intendiamo organizzare una petizione di massa sul diritto a votare sul vincolo europeo.

Nel mese di dicembre, a conclusione di questo percorso a cui siamo tutti impegnati a dare il massimo di diffusione e partecipazione, verrà convocata una nuova assemblea nazionale, che raccoglierà tutti i risultati e le proposte del percorso e che definirà la piattaforma, le modalità di continuità dell’iniziativa, le mobilitazioni e anche eventuali proposte di mobilitazione e di lotta.

Intendiamo costruire un fronte comune di tutte e tutti coloro che oggi rifiutano sia le politiche del governo Berlusconi, sia i diktat del governo unico delle banche. Diciamo no al vincolo europeo che uccide la nostra democrazia. Chi non è disposto a rinviare al mittente la lettera della Banca Europea non sta con noi. Questo fronte comune non ha scopo elettorale, ma vuole intervenire in maniera indipendente nella vita sociale e politica del paese, per rivendicare una reale alternativa alle politiche del liberismo e del capitalismo finanziario. Questo fronte comune vuole favorire tutte le iniziative di mobilitazione, di lotta, di autorganizzazione che contrastano le politiche economiche liberiste. Questo percorso si inserisce nel contesto dei movimenti che, in diversi paesi europei e con differenti modalità e percorsi, contestano le politiche di austerità e la legittimità del pagamento debito a banche e imprese.

 APPUNTAMENTO: MARTEDI 13 dicembre alle 21:15 presso il circolo “ARCI” Via Verdi 7  Fabriano (piazza del Comune, sotto il loggiato S.Franceso)

Appello unitario per la mobilitazione del 15 ottobre

Si è costituito il Coordinamento 15 ottobre, luogo aperto di tanti e plurali attori sociali impegnati a costruire la partecipazione italiana alla giornata europea ed internazionale di mobilitazione. La giornata del 15 vedrà mobilitazioni in tutta Europa, nel Mediterraneo e in altre regioni del mondo. Anche in Italia è già stata raccolta da tanti soggetti organizzati, alleanze sociali, gruppi informali e persone.

Il Coordinamento si mette al servizio della riuscita della mobilitazione. Curerà unitariamente le caratteristiche, la logistica e l’organizzazione della manifestazione nazionale di Roma e ne definirà le sue parti comuni. Il suo obiettivo è favorire la massima inclusione, convergenza, convivenza e cooperazione delle molteplici e plurali forze sociali, reti, energie individuali e collettive che stanno preparando e prepareranno la mobilitazione con i propri appelli, le proprie alleanze, i propri contenuti.

APPELLO

IL 15 OTTOBRE SARÀ UNA GIORNATA EUROPEA E INTERNAZIONALE DI MOBILITAZIONE

“gli esseri umani prima dei profitti, non siamo merce nelle mani di politici e banchieri, chi pretende di governarci non ci rappresenta, l’alternativa c’è ed è nelle nostre mani, democrazia reale ora!”
Commissione Europea, governi europei, Banca Centrale Europea, Fondo Monetario Internazionale,  multinazionali e poteri forti ci presentano come dogmi intoccabili il pagamento del debito, il pareggio del bilancio pubblico, gli interessi dei mercati finanziari, le privatizzazioni, i tagli alla spesa, la precarizzazione del lavoro e della vita.

Sono ricette inique e sbagliate, utili a difendere rendite e privilegi, e renderci tutti schiavi. Distruggono il lavoro e i suoi diritti, i sindacati, il contratto nazionale, le pensioni, l’istruzione, la cultura, i beni comuni, il territorio, la società e le comunità, tutti i diritti garantiti dalla nostra Costituzione. Opprimono il presente di una popolazione sempre più impoverita, negano il futuro ai giovani.

Non è vero che siano scelte obbligate. Noi le rifiutiamo. Qualunque schieramento politico le voglia imporre, avrà come unico effetto un’ulteriore devastazione sociale, ambientale, democratica. Ci sono altre strade, e quelle vogliamo percorrere, riprendendoci pienamente il nostro potere di cittadinanza che è fondamento di qualunque democrazia reale.

Non vogliamo fare un passo di più verso il baratro in cui l’Europa e l’Italia si stanno dirigendo e che la manovra del Governo, così come le politiche economiche europee, continuano ad avvicinare.
Vogliamo una vera alternativa di sistema. Si deve uscire dalla crisi con il cambiamento e l’innovazione. Le risorse ci sono.

Si deve investire sulla riconversione ecologica, la giustizia sociale, l’altra economia, sui saperi, la cultura, il territorio, la partecipazione. Si deve redistribuire radicalmente la ricchezza. Vogliamo ripartire dal risultato dei referendum del 12 e 13 giugno, per restituire alle comunità i beni comuni ed il loro diritto alla partecipazione. Si devono recuperare risorse dal taglio delle spese militari. Si deve smettere di fare le guerre e bisogna accogliere i migranti.

Le alternative vanno conquistate, insieme. In Europa, in Italia, nel Mediterraneo, nel mondo. In tanti e tante, diversi e diverse, uniti. E’ il solo modo per vincere.

Il Coordinamento 15 ottobre, luogo di convergenza organizzativa dei soggetti sociali impegnati, invita tutti e tutte a preparare la mobilitazione e a essere in piazza a Roma, riempiendo la manifestazione con i propri appelli, con i propri contenuti, con le proprie lotte e proposte

PER LA NOSTRA DIGNITÀ E PER CAMBIARE DAVVERO

COORDINAMENTO 15 OTTOBRE

PULLMAN DA FABRIANO PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

Per info e prenotazione:
3280850231 – 3475279729
collettivofabriano@libero.it

Interpellanza sulla situazione occupazionale del territorio fabrianese

I sottoscritti Consiglieri comunali

Premesso:

  • Che il nostro territorio sta attraversando una profonda crisi che trova le sue radici non solo nella grave congiuntura economica nazionale e internazionale, ma anche nella cattiva gestione e amministrazione locale dell’industria;
  • Che la situazione di profonda depressione non investe esclusivamente la grande industria, ma anche le piccole e medie imprese, l’artigianato ed il commercio;
  • Che oltre all’Antonio Merloni anche altre aziende del territorio destano forte preoccupazione come, ad esempio, la Best e la Cotton Club.

Considerato:

  • Che per troppo tempo si sono rincorse sui giornali dichiarazioni trionfalistiche in merito alle sorti dell’A. Merloni da parte dei massimi vertici della politica locale e regionale che non hanno trovato poi alcun riscontro oggettivo nella realtà;
  • Che la collettività attende risposte veritiere sul futuro dell’A. Merloni in particolare e sulle strategie di ripresa economica territoriali più in generale;
  • Che la tavola rotonda organizzata lo scorso 13 luglio dalla CGIL sul futuro del nostro distretto industriale ha mostrato chiaramente che la classe politica non è in grado di fornire risposte concrete sulla ripresa, né sulle strategie da adottare nell’immediato.

Interpellano l’Amministrazione:

  • Al fine di conoscere la reale situazione in cui verte oggi l’A.Merloni;
  • Al fine di conoscere i dati aggiornati sull’occupazione del territorio fabrianese;
  • Al fine di conoscere perchè, nel frattempo, per i lavoratori dell’A. Merloni non si è pensato ad un percorso di “formazione con indennità” come per le maestranze della Fincantieri di Ancona;
  • Al fine di conoscere a che punto si trova l’attuazione dell’Accordo di Programma siglato “ab illo tempore” per l’A. Merloni e per il nostro distretto industriale e quante delle risorse previste sono state fin’ora spese o impegnate e per cosa e se si sta procedendo per la strada della “diversificazione” produttiva e economica;
  • Come si sta strutturando il progetto del “polo della domotica”, quali saranno le imprese coinvolte, i tempi e le risorse interessate.

I Consiglieri Janita Biondi, Emanuele Rossi (gruppo misto)

comunicato stampa sulla situazione occupazionale a Fabriano e solidarietà ai lavoratori in crisi

E’ sempre più terrificante la situazione occupazionale nel nostro territorio. L’Associazione “Fabriano Bene Comune” non può che condividere e solidarizzare con le preoccupanti parole espresse da due donne, due lavoratrici che sono uscite questi giorni sulla stampa, con semplicità, chiarezza, fermezza e risolutezza, chiedendo alla classe imprenditoriale e alle istituzioni il sacrosanto diritto ad avere un futuro, per tutte e per tutti. Un futuro per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori, anche quelli precari, della Indesit Company, un futuro per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori dell’Ardo, per i quali si sta discutendo il rinnovo della legge Marzano. Lo stesso futuro che hanno fortemente e giustamente chiesto i lavoratori della Fincantieri di Ancona questi giorni presso la Regione Marche e con i quali ci sentiamo di solidarizzare. E un futuro anche per tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’artigianato e dell’indotto “del bianco”, per i quali non si è ben capito ancora quale posto è stato riservato all’interno delle misure previste dall’Accordo di Programma. Ed è per questo che sosteniamo l’interrogazione presentata dai consiglieri Emanuele RossiJanita Biondi, chiedendone la discussione immediata in Consiglio Comunale. Un’interrogazione che chiede all’Amministrazione comunale di fare il punto con la città sullo stato occupazionale attuale del nostro territorio, di quali prospettive ci aspettano e quali sono i progetti per il futuro.

L’Associazione “Fabriano Bene Comune”

 

A proposito di raccolta differenziata a Fabriano

I consiglieri comunali di Fabriano Emanuele Rossi e Janita Biondi hanno presentato un’interpellanza sul disagio di alcuni cittadini circa la locazione dei cassonetti della raccolta differenziata. Ne pubblichiamo qui di seguito il testo integrale.

INTERPELLANZA

All’attenzione dell’Assessore all’Ambiente

OGGETTO: Interpellanza a risposta orale e scritta sul disagio di alcuni cittadini circa la locazione dei cassonetti della raccolta differenziata.

I sottoscritti consiglieri comunali

Premesso

  • Che la raccolta differenziata è uno strumento fondamentale contro l’inquinamento e rappresenta un importante indice di salute pubblica
  • Che prima di questa amministrazione la raccolta differenziata in città superava a mala pena il 14% quando, nello stesso periodo, Napoli era al 18%
  • Che in questi anni l’impegno dell’Amministrazione è riuscito a far arrivare la percentuale di differenziata a livelli molto alti

Considerato

  • Che si è costituito un comitato di cittadini in via Campo Sportivo che lamentano l’odore nauseabondo emanato dai raccoglitori dell’immondezza situati alcuni sotto le finestre di alcuni condomini
  • Che tale comitato ha presentato una raccolta di firme al Comune di Fabriano chiedendo di intervenire in qualche modo per arginare il disagio
  • Che il comitato cittadino “I nostri diritti”ha presentato una segnalazione sul problema igenico-sanitario all’ASUR
  • Che a seguito dell’uscita di un articolo sul giornale l’Assessore all’Ambiente ha deciso di non ricevere i cittadini

Interpellano l’Amministrazione

  • Al fine di sapere quali sono le ordinanze sindacali sulla locazione dei cassonetti
  • Al fine di sapere perché l’Assessore ha ritenuto di non ricevere i cittadini e se ha intenzione di farlo a breve
  • Al fine di sapere se in altre zone della città si sono verificate situazioni simili
  • Al fine di sapere quali sono le soluzioni che l’amministrazione ha intenzione di mettere in campo per risolvere il problema

I Consiglieri comunali

Emanuele Rossi, Janita Biondi

 

A Fabriano serve un cambio di programma!

“Io ci metto la faccia!”

http://www.youtube.com/watch?v=QPsZPUdnCRU

 

 

Sabato 17 settembre conferenza stampa

Con preghiera di massima diffusione:
La costituenda associazione
“Fabriano Bene Comune”
è lieta di invitarVi alla 

CONFERENZA STAMPA

che si terrà SABATO 17 SETTEMBRE alle ORE 12.30 presso il loggiato del bar “Ideal” in piazza del Comune, a Fabriano.

“E’ ora di metterci la faccia”

con l’occasione verranno presentati gli intenti e gli spunti progettuali di “Fabriano Bene Comune”. Saranno presenti e pronti a discuterne con la cittadinanza i promotori della costituenda associazione.

Tutti gli organi di informazione sono gentilmente invitati a partecipare.

Indirizzo email: fabrianobenecomune@inventati.org
Indirizzo blog: fabrianobenecomune.noblogs.org

Facebook: Fabriano Bene Comune

 

 

Nasce Fabriano Bene Comune

Dall’esigenza di costruire uno spazio aperto al dialogo e al confronto nel nostro territorio sta nascendo l’associazione “Fabriano Bene Comune”.L’obiettivo che ci proponiamo è quello di  incentivare il confronto tra le varie componenti politiche, sociali ed economiche della nostra città al fine di creare una reale sinergia all’interno del tessuto fabrianese.”
L’Associazione, che si inserisce all’interno dell’alveo del centro-sinistra, si propone di ascoltare  e dialogare con  le varie forze politiche , sindacali e di categoria, con i comitati di quartiere e con il vasto mondo associativo che anima il nostro territorio. Riteniamo che Fabriano stia attraversando una profonda crisi strutturale infatti sono molte le aziende che chiudono o che ricorrono alla cassa integrazione ,inoltre, in questo ultimo periodo, il problema abitativo è esploso nella sua drammaticità e la classe politica e imprenditoriale non è stata capace di fornire  un’idea seria di ripresa e di sviluppo per la nostra città. Come cittadini non possiamo aspettare che le ricette su come uscire dalla crisi ci vengano fornite dagli stessi artefici del fallimento e nemmeno da qualcuno esterno dalle nostre dinamiche comprensoriali per questo crediamo nel coinvolgimento diretto della collettività, crediamo in una ripresa che passi attraverso un confronto serio e costruttivo fra i vari attori sociali in modo da costruire un patto per  lo sviluppo non imposto ma scritto insieme,frutto di un lavoro comune.
Secondo noi Fabriano necessita di un nuovo modello di sviluppo, partecipato e non più imposto, dove i cittadini possano fare una pratica reale di democrazia e partecipazione.
Pensiamo che una fase storica della nostra città si sia chiusa definitivamente, oggi è tempo che i mondi dell’associazionismo, del movimento e del sindacato si uniscano nelle lotte e nelle rivendicazioni rompendo quella frammentazione sociale che per troppi anni ha prodotto egoismo solitudine e competizione.
Il nostro progetto si confronterà con le aspettative della società civile, non si esaurirà nel prossimo momento elettorale ma si propone di aprire uno spazio pubblico costituente, un cantiere dove confrontare idee e analisi in vista della definizione di progetti comuni e condivisi.
Questo appello, rivolto alla città nel suo complesso, chiede, in particolare ai partiti dell’attuale coalizione di governo del nostro Comune, di mettersi realmente in discussione, di individuare e  di riconoscere gli errori commessi in passato . Riteniamo di centrale importanza  investire totalmente nel rinnovamento del personale politico attraverso il metodo delle primarie per la scelta del candidato a Sindaco e nell’adozione di un programma serio e qualificante:  riqualificazione dei servizi sociali,  nuovo Piano Regolatore e Piano Casa, attenzione all’ambiente, stesura di un modello di ripresa economica, formativa e occupazionale sono alcuni dei punti sui quali vogliamo confrontarci.
In un momento così drammatico per Fabriano non possiamo,come cittadini, essere assenti. La fatalità e la pigrizia creano delle paludi dove affoga la volontà di cambiamento.

Per rimanere informati sulle nostre inziative scrivete a fabrianobenecomune(at)inventati.org
http://fabrianobenecomune.noblogs.org

“chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare . Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.”Antonio Gramsci

Fabriano Bene Comune