Entries from Dicembre 2011 ↓

#occupyMultiservizi: l’acqua è un bene comune!

Nella mattina di giovedì 22 Dicembre, una rappresentanza del Coordinamento “Acqua Pubblica” di Fabriano, dopo numerose altre iniziative volte anche al coinvolgimento della popolazione si è recata nella sede della Multiservizi di Fabriano al fine di ricevere una definitiva risoluzione riguardo la chiusura dei rubinetti alle famiglie morose.
E’ inconcepibile, vista la congiuntura economica critica che non sembra volgere a una risoluzione in cui versa la città di Fabriano, pensare che il servizio idrico possa essere soggetto ad una gestione di diritto privato, incapace di garantire la minima distribuzione dell’acqua.
Il responsabile Stroppa Luciano, appena il gruppo è sopraggiunto presso il suo ufficio al fine di ricevere chiarimenti, si è dimostrato malpredisposto ed ha colto l’occasione per abbandonare il luogo di lavoro, incapace di gestire un aperto e tranquillo confronto verbale.
Presa visione del mancato interessamento verso le richieste della popolazione stazioneremo qui fino a quando non ci verrà garantito il rispetto dei diritti umani e quindi la garanzia della distribuzione idrica.

Il responsabile di Fabriano, tornato dopo mezzora di assenza, ha acconsentito a farci parlare con il direttore generale di Ancona che, dopo una discussione al telefono, ha confermato che gli stacchi ai morosi continueranno.
Un’altra gestione dell’acqua è possibile, una gestione che sia realmente pubblica: FUORI SUBITO FABRIANO DALLA MULTISERVIZI!!!

Ex convento di S. Domenico, l’ennesimo “regalo” di Fabriano alla Chiesa

Riproponiamo questa notizia, nel caso fosse sfuggita a qualcuno. Durante lo scorso Consiglio Comunale è stata messa all’ordine del giorno questa proposta di delibera: “Approvazione accordo con la diocesi Fabriano-Matelica per utilizzo rettoria del San Domenico a servizio del Museo della Carta e della Filigrana”. Su questo punto la maggioranza si è spaccata, alcuni della minoranza non hanno partecipato alla votazione, ma l’accordo è passato anche se l’immediata esecutività non ha avuto i voti sufficienti. In sostanza, ancora una volta, invece che destinare fondi verso chi ne ha veramente bisogno c’è chi ha preferito dare l’ennesimo contributo alla diocesi.

Interpellanza sullo stato di assegnazione di locali comunali alle associazioni

All’attenzione del Sindaco di Fabriano

All’attenzione dell’Assessore competente

I sottoscritti Consiglieri comunali

Premesso

  1. Che dopo il terremoto del 1997 molte associazioni hanno perso le loro sedi e sono state costrette a utilizzare situazioni provvisorie che in alcuni casi sussistono ormai da 14 anni.
  1. Che nel frattempo si è proceduto alla ristrutturazione di locali e si sono formulate ipotesi circa le eventuali destinazioni da dare ai cosiddetti “contenitori culturali” a disposizione nel nostro comune.
  1. Che a tutt’oggi non si ha un idea complessiva chiara di come si vuole procedere in merito visto che sono circolate idee diverse verso cui poter procedere.

Considerato

  1. che la Banda Cittadina che pur essendo una associazione riveste una valenza storica e di prestigio per la nostra città è attualmente ospitata in un container fin dai tempi del terremoto.

Interpellano l’Amministrazione

Al fine di conoscere :

  1. Quale è lo stato dell’arte e quali sono le indicazioni esistenti al momento per assegnare alle associazioni aventi diritto gli spazi necessari.
  1. Come si intende risolvere il problema della sede della Banda Cittadina che riveste carattere di priorità per ciò che rappresenta e il servizio che svolge.

I Consiglieri

Emanuele Rossi

Janita Biondi

NO DEBITO – ANCONA “Noi il debito non lo paghiamo. Dobbiamo fermarli”.

Ci assumiamo l’impegno di costruire un percorso comune

Tale percorso ha lo scopo di affermare nel nostro paese uno spazio politico pubblico, che oggi viene negato dalla sostanziale convergenza, sia del governo sia delle principali forze di opposizione, nell’accettare i diktat della Banca Europea, del Fondo Monetario Internazionale, della Confindustria e della speculazione finanziaria. Vogliamo costruire uno spazio politico pubblico, che rifiuti le politiche e gli accordi di concertazione e patto sociale, che distruggono i diritti sociali e del lavoro. Vogliamo costruire uno spazio politico pubblico nel quale si riconoscono tutte e tutti coloro che non vogliono più pagare i costi di una crisi provocata e gestita dai ricchi e dal grande capitale finanziario e vogliono invece rivendicare sicurezza, futuro, diritti, reddito, lavoro, uguaglianza e democrazia.

Vogliamo partire dai cinque punti attorno ai quali è stata convocata questa assemblea

1. Non pagare il debito, far pagare i ricchi e gli evasori fiscali, nazionalizzare le banche

2. No alle spese militari e cessazione di ogni missione di guerra, no alla corruzione e ai privilegi di casta

3. Giustizia per il mondo del lavoro. Basta con la precarietà. Siamo contro l’accordo del 28 giugno e l’articolo 8 della manovra finanziaria.

4. Per l’ambiente, i beni comuni, lo stato sociale. Per il diritto allo studio nella scuola pubblica.

5. Una rivoluzione per la democrazia. Uguale libertà per le donne. Parità di diritti per i migranti. Nessun limite alla libertà della rete. Il vincolo europeo deve essere sottoposto al nostro voto.

Ci impegniamo a portare i temi affrontati in questa assemblea diffusamente in tutto il territorio nazionale, costruendo un movimento radicato e partecipato. Così pure vogliamo approfondire i singoli punti della piattaforma con apposite iniziative e con la costruzione di comitati locali aperti alle firmatarie e ai firmatari e a chi condivide il nostro appello. Intendiamo organizzare una petizione di massa sul diritto a votare sul vincolo europeo.

Nel mese di dicembre, a conclusione di questo percorso a cui siamo tutti impegnati a dare il massimo di diffusione e partecipazione, verrà convocata una nuova assemblea nazionale, che raccoglierà tutti i risultati e le proposte del percorso e che definirà la piattaforma, le modalità di continuità dell’iniziativa, le mobilitazioni e anche eventuali proposte di mobilitazione e di lotta.

Intendiamo costruire un fronte comune di tutte e tutti coloro che oggi rifiutano sia le politiche del governo Berlusconi, sia i diktat del governo unico delle banche. Diciamo no al vincolo europeo che uccide la nostra democrazia. Chi non è disposto a rinviare al mittente la lettera della Banca Europea non sta con noi. Questo fronte comune non ha scopo elettorale, ma vuole intervenire in maniera indipendente nella vita sociale e politica del paese, per rivendicare una reale alternativa alle politiche del liberismo e del capitalismo finanziario. Questo fronte comune vuole favorire tutte le iniziative di mobilitazione, di lotta, di autorganizzazione che contrastano le politiche economiche liberiste. Questo percorso si inserisce nel contesto dei movimenti che, in diversi paesi europei e con differenti modalità e percorsi, contestano le politiche di austerità e la legittimità del pagamento debito a banche e imprese.

 APPUNTAMENTO: MARTEDI 13 dicembre alle 21:15 presso il circolo “ARCI” Via Verdi 7  Fabriano (piazza del Comune, sotto il loggiato S.Franceso)