SCENARI POLITICI…IL NULLA CHE AVANZA

Io sono il servo del Potere che si nasconde dietro il Nulla.”

Il lupo Gmork – La storia infinita

 Il dibattito politico cittadino attuale è come il “Nulla” che mangia lentamente Fantàsia.
Sui quotidiani locali si parla esclusivamente di candidature lasciando in un secondo piano, avvolte dal Nulla, la scelta delle coalizioni e soprattutto le proposte programmatiche per il territorio.
Il Nulla che avanza e che inghiotte gli entusiasmi e le passioni è figlio di una volontà, tutta politichese, di trovare una sintesi tra i poteri “forti ormai non più” cittadini.
Ho chiesto più volte, da un anno a questa parte, di iniziare un percorso politico comune tra le varie forze che compongono l’attuale maggioranza. Immaginavo che per una volta la politica fabrianese si sarebbe potuta sganciare dai destini individuali della nostra pessima classe dirigente e trovare una sua autonomia. Mi sbagliavo.
Il Modello Marche di Spacca e Viventi, oltre a non scaldare nessun cuore, è anche l’immagine della restaurazione e del conservatorismo di una politica che si è rivelata errata.
Dobbiamo chiamare le cose con il loro nome: le primarie interne del PD saranno di fatto un’assemblea degli iscritti per ratificare una candidatura e non un momento di partecipazione e di confronto cittadino e di coalizione sulle idee e sui programmi. Ad oggi, a mio avviso, abbiamo perso una grande opportunità politica come ex centro-sinistra. Il Nulla che qui si respira è un Nulla stucchevole fatto di rimbalzi sui giornali, di coalizioni semi-imposte e ancora non ufficializzate, di cene e di incontri al vertice.
Il centro-destra, per me privo culturalmente di qualsiasi forma democratica di confronto, sembra adottare le primarie forse per non far mettere la faccia al Senatore su un candidato che a Fabriano probabilmente risulterà perdente e per mettere ancor più in difficoltà un PD che già in crisi ci sta di suo. In questo caso, a mio avviso, quello che abbiamo di fronte è un Nulla culturale e di prospettiva.
Questo è lo scenario su cui ci muoviamo: una città in profonda depressione e la maggioranza della politica che cerca di riconquistare vecchi feudi senza programmi, senza rinnovamento e purtroppo, con ben poche idee.
L’appello che rivolgo ai fabrianesi è di riempire questo Nulla di significati e di proposte concrete, chi non si ritrova in questi due modelli deve necessariamente trovare percorsi unitari, per mostrare che, da domani, una Fabriano diversa è possibile.
Per questo territorio c’è tanto da fare, tante idee da costruire e rendere concrete: la situazione occupazionale, la tenuta del reddito dei cittadini e la cura del sociale,l ‘attenzione per i migranti che vivono il nostro Comune, la gestione del pubblico che deve essere valorizzata come bene comune, la salvaguardia del territorio contro la cementificazione selvaggia e di fondamentale importanza, la democrazia partecipativa nelle scelte amministrative e di bilancio. L’appello che rivolgo alla sinistra cittadina, ai movimenti, alle associazioni e alle singole soggettività è di ritrovarsi insieme nei luoghi dove cresce la conflittualità e l’indignazione di chi non riesce a far fronte a questa crisi, di costruire un buon programma lungimirante, di presentarlo e articolarlo insieme alla collettività e soprattutto di mettere da parte egoismi di bandiera in modo da lavorare, uniti, per ridare una dignità a questo territorio.

Emanuele Rossi – Consigliere comunale